Il 19 Dicembre 2007 l'Associazione internazionale di studiosi di genocidio ha adottato una risoluzione per riconoscere il genocidio Assiro. Questa decisione costituisce un'enorme pietra miliare. Un'organizzazione internazionale composta da qualificati studiosi ha fatto una risoluzione dichiarando che ciò che è accaduto agli armeni, greci,agli assiri, agli ebrei e agli Yezidis dell'Impero Ottomano era in realtà un genocidio.MARCO TOSATTILa Conferenza internazionale "Tre genocidi, una strategia" si è tenuta dal 17 al 19 settembre 2010 presso il vecchio Parlamento ad Atene. C'erano rappresentanti provenienti da Svezia, Stati Uniti, Israele, Turchia, Francia, Libano e altri paesi conferenza. Un gruppo per il riconoscimento del genocidio assiro si è trovato insieme ai suoi omologhi greci e armeni lo scorso fine settimana, in una conferenza per discutere il genocidio congiunto dei tre popoli che ha avuto luogo in Turchia sud orientale e nell’Iran nord occidentale. Seyfo, questo è il nome che gli assiri danno a quel massacro, ha avuto luogo durante la prima guerra mondiale; secondo gli assiri le vittime sarebbero state oltre 750.000. In complesso, compresi greci e armeni, secondo i ti emersi dalla Conferenza, vi sarebbero stati circa tre milioni di morti fra i componenti delle varie etnie.Tra i delegati assiri c’era il direttore del centro Seyfo, Sabri Atman, un partecipante regolare alla conferenza “Tre genocidi, una strategia” sin dal suo inizio nel 2008. I delegati assiri includevano Kyriakos Batsaras, Thea Halo, Ashur-resh Giwargis e Joseph Zaya. Ashur-resh Giwargis ha detto che la documentazione ufficiale e cioè la corrispondenza russa, inglese e anche turca, conferma che tra il 1914 e il 1922, la Turchia ha condotto i suoi eserciti a invadere villaggi e città assiri, armeni e greci disarmati, mettendo in atto una pulizia etnica in conseguenza della quale circa 600 000 Assiri, l'equivalente di due terzi della nazione assira all'epoca furono massacrati. Ashur-resh Giwargis ha evidenziato l'importanza e il significato del riconoscimento del genocidio: L’abbandono da parte della Comunità internazionale di questo problema è come un secondo genocidio, dicono i partecipanti; la cosa più pericolosa è che questo silenzio possa essere considerato come un incitamento per nuovi futuri genocidi contro i popolo deboli nel mondo, compreso il popolo assiro.Sabri Atman ha detto che è evidente dai documenti Ottomani che le deportazioni del 1915 e i massacri non erano diretti solo contro gli armeni. Il piano generale era di sbarazzarsi di tutti le popolazioni indigene non musulmane. Tutto ciò che è rimasto di quell'enorme impero, tutto ciò che restava dell'Anatolia, doveva essere omogeneizzato come Turchia o turco, ha detto Sabri Atman. Ciò alla fine ha fatto sì che più di 3 milioni di armeni, assiri, greci, ebrei e Yezidis siano stati massacrati o deportati dalla loro patria. Il 19 Dicembre 2007 l'Associazione internazionale di studiosi di genocidio ha adottato una risoluzione per riconoscere il genocidio Greco e Assiro. Questa decisione costituisce un’enorme pietra miliare. Un'organizzazione internazionale composta da qualificati studiosi ha fatto una risoluzione dichiarando che ciò che è accaduto agli armeni, greci,agli assiri, agli ebrei e agli Yezidis dell'Impero Ottomano era in realtà un genocidio.Lo stato turco – ha dettoSabri Atman – sostiene di essere diventato un paese democratico e che dovrebbe essere accolto con favore all'Unione europea. “Invito oggi la Turchia a liberarsi dal suo tabù e a riconoscere che, durante il tardo Impero Ottomano, centinaia di migliaia di armeni, assiri, greci e le altre minoranze sono stati uccisi in un genocidio pianificato e organizzato che è stato effettuato dal governo del tempo. La Turchia deve sapere questo: i discendenti dei greci, degli armeni e degli assiri vivi tutto il mondo non saranno mai disposti a lasciarti in pace fino a quando non sarai disposta a riconoscere il genocidio!”.Il professore Israel Charny, direttore dell'Istituto dell'Olocausto e genocidio a Gerusalemme ha preso la parola alla Conferenza subito dopo Sabri Atman. Una delle pubblicazioni del Professor Israel Charny è "Enciclopedia del genocidio".
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Τρίτη 26 Οκτωβρίου 2010
Tre genocidi, una strategia
Il 19 Dicembre 2007 l'Associazione internazionale di studiosi di genocidio ha adottato una risoluzione per riconoscere il genocidio Assiro. Questa decisione costituisce un'enorme pietra miliare. Un'organizzazione internazionale composta da qualificati studiosi ha fatto una risoluzione dichiarando che ciò che è accaduto agli armeni, greci,agli assiri, agli ebrei e agli Yezidis dell'Impero Ottomano era in realtà un genocidio.MARCO TOSATTILa Conferenza internazionale "Tre genocidi, una strategia" si è tenuta dal 17 al 19 settembre 2010 presso il vecchio Parlamento ad Atene. C'erano rappresentanti provenienti da Svezia, Stati Uniti, Israele, Turchia, Francia, Libano e altri paesi conferenza. Un gruppo per il riconoscimento del genocidio assiro si è trovato insieme ai suoi omologhi greci e armeni lo scorso fine settimana, in una conferenza per discutere il genocidio congiunto dei tre popoli che ha avuto luogo in Turchia sud orientale e nell’Iran nord occidentale. Seyfo, questo è il nome che gli assiri danno a quel massacro, ha avuto luogo durante la prima guerra mondiale; secondo gli assiri le vittime sarebbero state oltre 750.000. In complesso, compresi greci e armeni, secondo i ti emersi dalla Conferenza, vi sarebbero stati circa tre milioni di morti fra i componenti delle varie etnie.Tra i delegati assiri c’era il direttore del centro Seyfo, Sabri Atman, un partecipante regolare alla conferenza “Tre genocidi, una strategia” sin dal suo inizio nel 2008. I delegati assiri includevano Kyriakos Batsaras, Thea Halo, Ashur-resh Giwargis e Joseph Zaya. Ashur-resh Giwargis ha detto che la documentazione ufficiale e cioè la corrispondenza russa, inglese e anche turca, conferma che tra il 1914 e il 1922, la Turchia ha condotto i suoi eserciti a invadere villaggi e città assiri, armeni e greci disarmati, mettendo in atto una pulizia etnica in conseguenza della quale circa 600 000 Assiri, l'equivalente di due terzi della nazione assira all'epoca furono massacrati. Ashur-resh Giwargis ha evidenziato l'importanza e il significato del riconoscimento del genocidio: L’abbandono da parte della Comunità internazionale di questo problema è come un secondo genocidio, dicono i partecipanti; la cosa più pericolosa è che questo silenzio possa essere considerato come un incitamento per nuovi futuri genocidi contro i popolo deboli nel mondo, compreso il popolo assiro.Sabri Atman ha detto che è evidente dai documenti Ottomani che le deportazioni del 1915 e i massacri non erano diretti solo contro gli armeni. Il piano generale era di sbarazzarsi di tutti le popolazioni indigene non musulmane. Tutto ciò che è rimasto di quell'enorme impero, tutto ciò che restava dell'Anatolia, doveva essere omogeneizzato come Turchia o turco, ha detto Sabri Atman. Ciò alla fine ha fatto sì che più di 3 milioni di armeni, assiri, greci, ebrei e Yezidis siano stati massacrati o deportati dalla loro patria. Il 19 Dicembre 2007 l'Associazione internazionale di studiosi di genocidio ha adottato una risoluzione per riconoscere il genocidio Greco e Assiro. Questa decisione costituisce un’enorme pietra miliare. Un'organizzazione internazionale composta da qualificati studiosi ha fatto una risoluzione dichiarando che ciò che è accaduto agli armeni, greci,agli assiri, agli ebrei e agli Yezidis dell'Impero Ottomano era in realtà un genocidio.Lo stato turco – ha dettoSabri Atman – sostiene di essere diventato un paese democratico e che dovrebbe essere accolto con favore all'Unione europea. “Invito oggi la Turchia a liberarsi dal suo tabù e a riconoscere che, durante il tardo Impero Ottomano, centinaia di migliaia di armeni, assiri, greci e le altre minoranze sono stati uccisi in un genocidio pianificato e organizzato che è stato effettuato dal governo del tempo. La Turchia deve sapere questo: i discendenti dei greci, degli armeni e degli assiri vivi tutto il mondo non saranno mai disposti a lasciarti in pace fino a quando non sarai disposta a riconoscere il genocidio!”.Il professore Israel Charny, direttore dell'Istituto dell'Olocausto e genocidio a Gerusalemme ha preso la parola alla Conferenza subito dopo Sabri Atman. Una delle pubblicazioni del Professor Israel Charny è "Enciclopedia del genocidio".