Τρίτη 31 Μαΐου 2011

IL GENOCIDIO DEI GRECI



THEOFANIS MALKIDIS IL GENOCIDIO DEI GRECI

Traduzione: Franca Aizza*

Edizioni Gordios Atene 2011 Tel 210- 82525279
e-mail: gordiosbooks@yahoo.gr

È un dato di fatto che lo sforzo di mettere assieme tutte le tessere di quell’immenso mosaico rappresentato dall’Ellenismo che viveva nello Stato ottomano la cui decadenza, già cominciata agli inizi del XX secolo, culminò tra il 1922 e il 1923, trova molti sostenitori fra i Greci soprattutto fra quelli della nuova generazione. Per loro l’origine è sinonimo di civiltà, di teatro, di musica, di architettura, di gastronomia. È la storia dello spirito greco antico, bizantino, neogreco, è la cultura, è la questione del genocidio.Trattare il tema del genocidio dei Greci a livello internazionale rappresenta quindi il tentativo di riacquistare l’identità storica e culturale dal momento che, per molti di essi, non è sufficiente affermare che sono profughi o che danzano bene. Non possono emozionarsi nelle commemorazioni e non possono ricordare la loro patria quando la storiografia e un’élite politica tenta di distorcere la verità e di imporre l’oblio. Al giorno d’oggi per questi giovani è importante agire come profughi che hanno ben presente la propria origine, con dignità e rispetto di se stessi.
La proposta di pubblicare un libro riguardante il tema della riacquisizione di una parte della storia collegata alla violenza di massa culminata con l’espulsione dei Greci che vivevano nello Stato ottomano ha incontrato l’approvazione sia di individui sia di organismi che, negli ultimi anni, stanno facendo sul tema stesso molti e sostanziali passi avanti. Così, oltre ai principali eventi storici che era necessario mettere in evidenza visto che, fino a poco tempo fa, erano sconosciuti sotto l’aspetto bibliografico, scientifico e soprattutto politico, bisognava anche sottolineare l’evoluzione attuale su un tema - quello del genocidio - che ha lasciato un segno nei Greci all’inizio del XX secolo. In effetti, dal momento che il genocidio è ritenuto un reato non soggetto a prescrizione, il presente lavoro vuole riportare in primo piano un eccidio di massa che, per ragioni politiche, per interessi, per logiche diverse è stato cancellato dalla memoria. Vengono qui riportati gli avvenimenti storici che riguardano il genocidio rispetto ai quali – di recente – sta prendendo piede un atteggiamento di dubbio e persino di negazione e inoltre vengono premessi tutti i principali argomenti che dimostrano l’effettivo compimento del genocidio nei confronti dei Greci che vivevano nell’Impero ottomano e nella Repubblica turca, nella Tracia, nel Ponto e nella Ionia, a Costantinopoli, a Imbro e a Tenedo. Il testo rappresenta un piccolissimo contributo a sostegno del tema specifico riguardante gli eccidi di massa contro i Greci, tema che di recente, sta trovando sempre più numerosi sostenitori e ricercatori in tutto il mondo.
Infine, vorrei sottolineare un particolare elemento riguardante il genocidio dei Greci che ha relazione con i giovani: i bambini e soprattutto i neonati assassinati durante il genocidio stesso costituiscono, insieme alle donne, un particolare aspetto dell’eccidio di massa, quello che, in altri termini, fu chiamato “assassinio del futuro”.
Dedico questo libro a quelle donne, a quei bambini, a quei neonati, a quei giovani che raggiunsero la vita eterna prima ancora di conoscere la vita terrena e diedero – con il loro sacrificio – la possibilità a centinaia di individui di salvarsi e per migliaia di individui costituirono un esempio.
Theofanis Malkidis

Alexandroupolis – Grecia
Maggio 2011